Nonostante questo inverno non si stia rivelando particolarmente rigido, è bene prepararsi all’arrivo di temperature più fredde, riscaldando con intelligenza le abitazioni.
Tema attualissimo è quello dell’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗮𝗱 𝗘𝗡𝗘𝗥𝗚𝗜𝗔 𝗲 𝗚𝗔𝗦, quest’ultimo fondamentale per alimentare i CALORIFERI.
Un utilizzo intelligente dei caloriferi quindi, può incidere sulla qualità dell’aria, sulla tutela dell’ambiente e soprattutto sulle nostre tasche.
𝗠𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝘀𝗮𝗿𝗹𝗶 𝗮𝗹 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼, 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗹𝗶 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗲… 𝗙𝗔𝗖𝗖𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗟𝗨𝗖𝗘!
Molti non sanno che, a seconda della zona climatica, vi sono precise leggi che regolano l’utilizzo della caldaia.
L’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, dalla A alla F con le relative disposizioni da seguire.
- Il 𝗦𝘂𝗱 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, ad esempio, appartiene alla fascia climatica B, dove è possibile attivare i caloriferi dal 1 Dicembre al 31 Marzo, per non più di otto ore giornaliere.
- Il 𝗧𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗼-𝗔𝗹𝘁𝗼 𝗔𝗱𝗶𝗴𝗲 invece, appartiene alla zona F e non ha alcuna limitazione d’utilizzo,
- mentre 𝗘𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮-𝗥𝗼𝗺𝗮𝗴𝗻𝗮 e 𝗟𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮, appartengono alla zona E, che permette l’accensione dei caloriferi fino a 14 ore al giorno dal 15 Ottobre al 15 Aprile.
Ad ogni modo, la temperatura massima all’interno delle abitazioni, negozi, uffici e scuole, non dovrebbe mai superare i 20°C, (con una tolleranza di 2 gradi), mentre nelle attività industriali e non dovrebbe andare oltre i 18°C
Fondamentale, per un utilizzo corretto ed un risparmio energetico è invece 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲!
Occorre innanzitutto spurgare i caloriferi prima della riaccensione invernale.
Pulire i termosifoni con prodotti ad hoc per eliminare sporco e residui depositati tra gli interstizi ed isolare in modo adeguato la casa , in maniera tale da non disperdere inutilmente il calore accumulato.
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